mercoledì 2 gennaio 2008

Zhang Bin, un uomo un mito...

Zhang Bin, un nome che hai più dirà niente, qualche giorno fa ci ha regalato uno dei più grandi momenti di televisione degli ultimi anni. Più che altro è stata la moglie a regalarcelo, spiattellando in diretta TV il marito fedifrago, durante un avvenimento non da poco, la cerimonia di cambio del nome di CCTV5 la TV nazionale sportiva in Olympic Channel.
Per molti Zhang Bin diventerà un mito solo adesso, ma per me lo era già dall'estate del 2006, anno dei Mondiali vinti dalla nostra nazionale. Al tempo vivevo a Pechino, e seguivo la Coppa del Mondo nonostante l'improponibile fuso orario, le prime partite si giocavano intorno alle 20.00 l'ultima (l'Italia giocava SEMPRE in quel time-slot) alle 3.00 di notte. CCTV organizzava una megadiretta in studio attorno alle tre partite, quindi il nostro caro Zhang Bin attaccava il turno alle 7 di sera per finirlo alle 5 di mattina, con il commento-moviola ecc dell'ultima partita del giorno. Ed era fantastico vedere come la verve del bell'omino non era minimamente intaccata dalla maratona notturna. Del resto i cinesi si sa, impazziscono per il calcio, nei bar all'aperto con i maxischermi a Pechino alle 4 di notte sembrava fosse mezzogiorno, tanta la gente che c'era.
Insomma questo Zhang Bin era una specie di Sandro Piccinini cinese all'ennesima potenza, probabilmente carico di anfetamine, visti gli ingrati orari ai quali era sottoposto.

Il poveraccio poi venerdì scorso durante la succitata cerimonia è stato sputtanato da Urumuqi a Hong Kong dalla moglie, tale Hu Ziwei (peraltro una bella gnocchetta) anche lei giornalista televisiva, che ha raccontato in un farneticante discorso delle corna che gli erano spuntate in testa, infarcendo il tutto con una citazione di un primo ministro francese che diceva qualcosa riguardo dei valori morali della Cina che impedivano al paese di diventare una superpotenza, giurerei di aver anche capito (l'audio non era tanto buono) un "per favore non sparatemi", ma forse sono un po' troppo malpensante. Fatto sta che il nostro mandrillone cinese ha mantenuto una faccia di cera per tutto il tempo della boutade della moglie, senza muovere un muscolo. Impressionante specialmente se avete presente cosa significa nella cultura cinese 丢面子 diu mianzi, ovvero "perdere la faccia". Insomma suppongo che la faccia impagliata di Zhang Bin non si sia ancora ripresa (fate riferimento al video, non c'è bisogno di capire il cinese per rendersi conto di quanto sia deliziosamente grottesca la situazione).
Che stia davvero cambiando qualcosa in Cina? Per prima cosa non ho visto nessuno avvicinarsi alla Hu e infilzarla con una siringa calmante (scene alla vecchia URSS), non mi risulta che sia stata mandata in qualche laogai fino ad ora, e soprattutto, finalmente le donne cinesi si ribellano alle corna (da prassi specialmente per gli uomini importanti come il nostro Piccinini cinese). I media cinesi non danno ampio spazio alla notizia, forse non sono ancora del tutto pronti al gossip sessuale (eh si, si fa e tanto in Cina, ma non se ne parla).
In ogni caso devo molto al signor Zhang quindi ha tutta la mia solidarietà: ha allietato la mia estate mondialesca del 2006, altro che Caressa, altro che voi poveri italiani che avete visto in chiaro solo una parte del mondiale.
E soprattutto consolidano in me una certezza già cementata, nonostante mia madre e mia nonna abbiano sempre sognato che io tornassi a casa con una fidanzata con gli occhi a mandorla: mai sposare una cinese!

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